Dopo gli incontri culturali dedicati alle diverse lavorazioni del marmo, all’utilizzo dei materiali lapidei anche comparati a materiali tessili naturali come la seta, l’Associazione ha promosso e organizzato l’evento “Sorseggiando… poesie. Donne, pietre, poesia”. Donne, pietre e poesia… se già il binomio pietre e poesia può sembrare un po’ azzardato, il binomio donne e pietre può apparentemente sembrare ancor meno credibile. Ed invece quante poetesse hanno parlato delle pietre per parlare del loro essere, della loro vita, della loro forza interiore e di un mondo talora precluso (metafora di vita?). Nell’Antico Caffè Dante di Verona l’8 marzo 2010 si è tenuto l’evento aperto ad un vasto pubblico. Sono stati declamati i versi di tre autrici di fama mondiale – Wislawa Szymborska, premio Nobel per la letteratura nel 1996, Alda Merini, poetessa amata e recentemente scomparsa e Cora Coralina, considerata una delle più intense poetesse del Sud America. Nei versi declamati in lingua originale e in italiano si rincorre il loro rapporto con le pietre: momenti intensi e mai scontati dove questi materiali, unici per bellezza e tenacia si confermano amici silenziosi, anche se non ancora “sdoganati”, di donne eccezionali in rapporti lunghi come la vita. La lettura è stata intervallata da piacevoli intermezzi musicali (musiche composte da donne) per violino (Sanja Stanic) e pianoforte (Federica Foglia e Michela Forgione) con la partecipazione dei soprani Wang ChiuWen e Mifuji Kirstin Clark. L’ora del the nella splendida cornice dello storico locale di Piazza dei Signori si è trasformata in uno speciale evento culturale grazie anche alla collaborazione dell’Istituto Internazionale per l’Opera e la Poesia, dell’azienda Tenax di Volargne (Verona) e dell’azienda Fasani Celeste di Lugo di Grezzana (Verona).
Durante l’evento è stato conferito un Premio a Perla Stancari, Prefetto di Verona, per l’alta professionalità, l’impegno, la tenacia, esempio e stimolo per le nuove generazioni. Perla Stancari ha ricevuto una scultura in Nembro rosato, opera di Matteo Cavaioni scultore e insegnante della Scuola del Marmo “Paolo Brenzoni” di Sant’Ambrogio Valpolicella (Verona) .